Arcangelo
Anni Novanta
Mostra di Arcangelo
Opening: martedì 23 gennaio dalle ore 18.30
VISIONAREA Art Space - Piazza Pia 1, Roma
Conservato in archivio per oltre trent'anni, viene presentato per la prima volta al pubblico romano un corpus di tele e carte inedite, che testimoniano il primo viaggio di Arcangelo nell'Africa occidentale.
MARCOROSSI artecontemporanea è lieta di presentare il secondo progetto espositivo nella galleria romana di Piazza Pia 1. La mostra dedicata all'artista Arcangelo presenta un ciclo di opere inedite realizzate nel 1992, a due anni da un suo fondamentale viaggio in Africa. All'inizio degli anni Novanta compaiono infatti sulle carte e sulle tele di Arcangelo i primi espliciti rimandi alle terre dei Dogon conosciute durante il viaggio compiuto nel 1990. L'esperienza arriva quando Arcangelo ha già fissato da un decennio le fondamenta del proprio lavoro attraverso l'elaborazione di una pittura fisica. In Terra mia, la serie degli anni Ottanta dominata da atmosfere cupe e drammatiche, l'artista ha trasformato il paesaggio della sua terra d'origine, l'aspra e selvaggia terra sannita, in una visione astratta e carnale della natura. Sul finire degli anni Ottanta compare, inoltre, il nuovo ciclo dei Pianeti che introducono, in misura calibrata, il colore e una grammatica visiva più aerea, con forme che richiamano le sfere celesti. Nelle tele in mostra, il nero è ancora dominante, ma ritorna anche a farsi segno e a svolgere un ruolo di definizione della forma, lasciando ai verdi il compito di costruire la temperatura dell'immagine. È il colore delle praterie dell'Africa occidentale oppure il verde delle foreste che ricoprono pianure e promontori: un colore reso vivido e abbacinante dalla violenza della luce africana e dai contrasti con i tagli neri e pesanti delle ombre. Completano il percorso espositivo una serie di tele e di carte dello stesso periodo, datate 1991, in cui il nero è un segno sempre più grafico con poche macchie rappresentate, mentre le vaghe tracce di colore assomigliano a bagliori azzurri e gialli in un cielo bianco.
Arcangelo ha continuato a percorrere la strada dell'immersione fisica e sensoriale nella natura, a contatto con le energie vitali e la sacralità del continente africano, misurando il suo linguaggio con l'«esperienza primaria» alle sorgenti della storia e della cultura del mondo.
«Le mie radici solide e il senso di totale appartenenza alla mia terra mi hanno reso libero di andare oltre e scoprire tutte le terre che, per empatia, ho scelto di visitare e raccontare. Le mie opere parlano del mio personale “aggancio” a cose già vissute attraverso atmosfere vicine per colori, tradizioni, canti, leggende con la mia terra di appartenenza. Sono un uomo profondamente radicato nella storia del sud, ma di quel sud del mondo.»
È in virtù di questa grande forza e consapevolezza che il viaggio verso il continente africano, quel muoversi verso una meta, verso un altro da sé, segna un cambiamento nell'immaginario di Arcangelo. Il viaggio nel Mali incide con forza e immediatezza sull'evoluzione pittorica dell'artista, facendo emergere un'iconografia sempre più incline al colorire, attraverso una «materia/colore». Dai contatti con le civiltà tribali del Delta del fiume Niger nascono le prime opere del ciclo Lobi-Dogon, presentate nella mostra al Kunstverein di Bonn nel 1991, e proseguono nella successiva serie intitolata ai Dogon del 1994.
Il valore della riscoperta di un ciclo pittorico inedito fino ad ora, e allo stesso tempo già storicizzato, offre nuove possibilità di interpretazione dell'arte di Arcangelo, aggiungendo un nuovo tassello alla conoscenza della sua evoluzione pittorica.
La mostra presenterà anche alcune opere dei primi anni duemila, che raccolgono l’eredità grafica degli anni Novanta ma rappresentano la svolta, in tema coloristico, delle opere degli anni successivi.
Contemporaneamente alla mostra romana di Arcangelo nella nostra galleria, l'artista presenterà un progetto per Franco e Daniela Nucci della Fondazione Volume!, che inaugurerà il 31 gennaio.
Arcangelo è nato ad Avellino nel 1956 e vive e lavora a Milano e San Nazzaro, Benevento. È docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Formatosi all'Accademia di Belle Arti di Roma, esordisce nei primi anni Ottanta in Germania e in Svizzera, alla Galleria Tanit di Monaco di Baviera, a Basilea alla Galleria Buchmann e con “Perspective”, esposizione in occasione di Art Basel, Basilea. Seguono la Galerie Janine Mautsch, Köln, Galerie Pierre Huber, Genève, Galerie Maeght-Lelong, Paris, Edward Totah Gallery, Londra. Partecipa alla XI Quadriennale Nazionale d’Arte, Roma nel ‘86 e alla XII Quadriennale Nazionale d’Arte, Roma. Nel ’96 a Milano inaugura la Galleria Guenzani, ed espone al PAC di Milano. Continuano le esposizioni in grandi spazi museali e privati: Le Centre d'Art Contemporain La Ferme du Buisson, Marne-La-Vallée, Noisiel; Galleria Civica, Modena; Galleria Civica d'arte contemporanea, Trento; Museo d'Arte Moderna, Réfectoire des Jacobins, Toulouse; Kai Forsblom Gallery, Helsinki; Galerie Lüpke, Frankfurt am Main; Galleria Municipale d'Arte Contemporanea, St. Priest; Galerie Bernard Cats, Bruxelles; Kodama Gallery, Osaka, Galerie Alice Pauli, Lausanne; Galleria Di Meo, Parigi; Kunstverein, Braunschweig; Galleria Gentili, Firenze; Caffè Florian, Venezia; Fondazione Volume!, Roma; Lorenzelli Arte, Milano; PoliArt, Milano; Il Chiostro Arte Contemporanea, Saronno; Marco Rossi artecontemporanea Milano/Verona/Torino; Galleria Tanit, Beirut. Nel 2019 espone una grande mostra al Museo MA*GA, Gallarate e all’Aeroporto Internazionale di Malpensa negli spazi delle Sale VIP Lounge, Terminal 1. Nel 2023 inaugura una mostra alla Galleria Mazarine Variations, Parigi e partecipa con la Galleria Tanit con una personale ad Art Paris. Sono state edite numerose pubblicazioni monografiche e libri d’artista, e le sue opere sono state acquisite da Fondazioni private e pubbliche.
Tutta la sua opera è radicata sul concetto di Terra e Territorio, partendo dal suo sud per poi scoprire, durante i suoi viaggi africani e non solo, affinità con altri mondi, affinità per colori, odori e spiritualità intesa come sguardo verso l’altro. Arcangelo è un artista radicale, la cui opera, pittura e scultura, rappresenta totalmente la sua visione della vita e del suo pensiero.
SCHEDA TECNICA
Artista: ARCANGELO
Titolo: Anni Novanta
Opening: martedì 3 ottobre dalle 18:30
Luogo: VISIONAREA Art Space - Auditorium della Conciliazione
Indirizzo: Piazza Pia, 1 - Roma
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Mail: info@visionarea.org
Web Site: www.marcorossiartecontemporanea. net