Liu Xiaofang
La mostra fotografica di Liu Xiaofang, curata da Alessandro Demma, è incentrata sui concetti dimemoria, di tempo e spazio, sul rapporto tra sogno e realtà, sulle analisi e le riflessioni sull’essere umano e la sua esistenza.
Liu Xiaofang, laureata presso il Dipartimento di Fotografia dell’Accademia Centrale di Pechino, attraverso l’utilizzo di una fotocamera reflex digitale e di una analogica medioformato, di un computer e di uno scanner per negativi, costruisce le sue opere come superfici narranti, come un “teatro della memoria” necessario ad attraversare il tempo passato, per confrontarsi con il presente e guardare a possibili prospettive future.
Commenta ancora il Prof. Emanuele: «La mostra di Liu Xiaofang è un viaggio nella memoria interiore, in un luogo dell’anima in cui la figura femminile – bambina, quindi scevra da ogni sovrastruttura – si muove quasi come Alice nel Paese delle Meraviglie, trovando motivo di suggestione nei ricordi degli scenari passati, che diventano stimolo per l’immaginazione. Il tutto, strizzando l’occhio alla tradizione pittorica cinese, ai suoi colori pastello e alla forma del cerchio che racchiude tutte le opere.».
Un viaggio onirico, quello dell’artista cinese, che si muove nei sentieri dei ricordi dell’infanzia - Remember è proprio il ciclo di lavori che l’ha resa più famosa - per ricreare delle immagini algide e al contempo intense, gelide e taglienti, volutamente fredde ma ricche di tensioni fisiche.
Nei suoi lavori Lui Xiaofang assume un orientamento linguistico, semiotico, percettivo: il suo interesse principale è quello di lavorare sulla configurazione dell'opera, sui rapporti sottili e difficili tra spazio e immagine. Il paesaggio, con gli azzurri del cielo e del mare, i bianchi dei ghiacciai, il verde delle campagne, diventa deposito e stratificazione di segni, documentazione e informazione sulla realtà e una possibile metarealtà, lo spazio fisico in cui galleggia sognante una solitaria bambina, che nel suo itinerario d’indagine e scarnificazione della memoria è accompagnata da un aereo, un suo relitto, un missile, una lampadina, etc.. Riflessioni giocate sui margini del limite, sui territori di confine che attraversano il tempo passato, presente e futuro, sulle fragili presenze liminali, sulla soglia tra realtà e impossibilità, su enigmi, suggestivi e affascinanti, sempre in bilico su altre realtà e altri mondi.